Le più recenti ricerche neuroscientifiche ci dicono che siamo “cervelli in relazione”: la nostra mente è relazionale e, in quanto tale, quando viene investita dalla realtà, reagisce alle esperienze di riconoscimento o non riconoscimento empatico delle proprie e delle altrui emozioni.
Per questo motivo, il gruppo si propone come una dimensione di straordinaria potenza in grado di favorire un’esperienza di confronto in una dimensione protetta dove è possibile rispecchiarsi negli altri e, attraverso essi, riconoscersi.
All’interno dei percorsi di formazione, di crescita e di consapevolezza in gruppo, gli individui hanno la possibilità di scoprirsi soggetti empatici, capaci di entrare in relazione con se stessi e col mondo, per ritrovare la fiducia e il senso di appartenenza verso un ambiente che sia di sostegno e di contenimento insieme.
Inoltre, il rispecchiamento con gli altri partecipanti al gruppo, rafforza l’autostima e aiuta a ri-scoprire e potenziare competenze e caratteristiche personali, attraverso il prendere consapevolezza delle risorse che non si sa di avere oltrechè del grado di efficacia delle modalità e delle strategie utilizzate nella gestione delle proprie problematiche.